Grande Steeple-Chase d'Europa - Merano Maia, 17 giugno 2012
15/06/2012
L'elezione internazionale di Maia, il rinnovarsi della storica rivalità con i francesi, la sfida della “cavalleria” orientale: tutto concentrato domenica nel Grande Steeple-Chase d'Europa, clou della prima parte della stagione meranese, sul palcoscenico dell'ippodromo in abito estivo dove la giornata conta su altre tre prove in ostacoli e altrettante in piano.
Sono 60 mila gli euro in palio assieme a un alloro di gruppo 1, 4.600 i metri da percorrere, 22 gli ostacoli da superare nel percorso, naturalmente, dello steeple “grande”. Vale a dire le versioni maggiori di fence e oxer, quelle che fanno trattenere il fiato alla tribuna intera. Ad affrontarsi nel quarto Grande Steeple d'Europa saranno in nove. E bisogna iniziare dai francesi, che elevano tono e significato della corsa.
Le firme al training sono due vecchie conoscenze: Macaire e Ortet inviano i loro allievi, per vincere ma anche per fare le prove generali del Gran Premio Merano Forst. Quello che Macaire ha vinto nelle ultime due edizioni grazie a Rigoureux e Chercheur d'Or, due treni espressi. E anche questo Allen Voran, la sua scelta per l'occasione, pare esserlo. Carta canta: proviene da due successi consecutivi a Nancy e, udite udite, ad Auteuil, il tempio. Dove per altro è di casa, con risultati da lustrarsi gli occhi. Se digerirà il tracciato meranese è il cavallo da battere, ma Maia non si lascia ammaestrare facilmente e le memorie sono piene di ottimi corteggiatori respinti. Sicuro è affidato a buone mani, quelle dell'esile inglese James Reveley, abile pilota dei due ultimi vincitori del “Merano”. L'altro di Francia è Quick Fire. Senza fortuna, ha provato il Grande Steeple di Parigi: non ti azzardi a tentare un'impresa del genere, se non pensi di avere doti eccellenti. Lo deve pensare Ortet, il trainer del mitico Or Jack, che si affida a David Cottin, frusta dell'élite transalpina.
In quattro vestiranno colori della repubblica Ceca, tre sono firmati Vana sr. Il pericolo numero uno è Budapest, che con Vana jr in cabina di regia ha stravinto il Durini tre settimane fa, test sulla strada di questo Grande Steeple d'Europa. Cavallo solido, regolare, nelle ultime due edizioni è salito sul podio del Merano, una volta secondo e l'anno scorso terzo. Imprezer e Alpha Two portano la stessa giubba e hanno nel motore potenziale per intromettersi in discorsi importanti: lo hanno già dimostrato. Imprezer (abbinato a Columbu) è abituato a ben figurare in categorie di prima fascia mentre Alpha è il nuovo che avanza, il meglio della sua generazione sul quale salirà il francese Cyriaque Santerne.
Ultimo, ma solo per cordialità nei confronti degli ospiti, ecco Paolo Favero, l'allenatore di casa da tempo numero uno in Italia. Il suo tridente è affilato. Raffaele Romano ha scelto l'eterno Zarkali, meno brillante del solito nelle ultime due apparizioni, ma finalmente la distanza s'allunga e quando la corsa diventa maratona state pur certi che lui risponde presente. Poi Kandinskiy, un inno alla generosità, una carriera sempre sulla cresta dell'onda che con Fuhrmann va a caccia dell'ennesimo giorno di gloria. Infine Dar Said che con Faltejsek è la più classica delle mine vaganti.
Eccolo, un Grande Steeple d'Europa davvero da incorniciare. E sarà una cornice deluxe. I campioni di domani si allineano nel Val d'Adige, listed per saltatori di 3 anni dove i “big” di Favero a partire da Errante e Finis Terrae dovranno vedersela con un francese di Macaire, Vivalko, e Last Child lanciato da Bietolini. Gli specialisti dei percorsi di campagna si confronteranno nell'affascinante, estenuante Cross Internazionale, 5.500 metri in cui si salta di tutto e di più. Intitolato a Nello Coccia, indimenticato fantino che ha scritto la storia di Maia, è invece il discendente sulle siepi che ha raccolto 13 adesioni. E per chiudere il cerchio, le classiche tre prove in piano per Gr e amazzoni.
Fonte: www.meranomaia.it