Sharpmon trionfa al Grande Steeple-Chase d'Europa

18/06/2011

Parla italiano l’edizione numero tre del Grande Steeple-Chase d’Europa. Sharpmon azzecca la giornata perfetta, Fuhrmann – il tedesco meranese acquisito - recita un copione impeccabile, approfitta dello sfortunato capitombolo alla fence del ceco Demon Magic che estromette dalla partita anche lo svizzero Oh Calin, si avvale dell’ammainabandiera dell’attesissimo francese Alarm Call e piegando Kandinskiy regala al trainer sardo Contu e al rossoblu di Balzarini (scuderia Siba) il successo nella prova centrale della primavera meranese (gruppo 1, 112.000 euro).

Non si è lasciato sfuggire l’occasione, il pubblico, accorrendo in numero per assistere a un Grande Steeple d’Europa dalle tinte davvero internazionali. Alla fine il titolo rimane in casa, e dopo i due illustri nomi di Sharstar e Rigoureux vincitori delle prime due edizioni la firma sull’albo d’oro è quella di Sharpmon. Sharstar e Rigoureux, poi, avrebbero vinto il Gran Premio Merano Forst…
Diciamo subito che Sharpmon ha meritato appieno la vittoria. Le circostanze, è altrettanto vero, gli hanno dato una mano.
La corsa vive di tre flash. Il primo è il colpo di scena alla fence, dove l’allievo di Olehla Demon Magic parte “abbondante” e in ricezione scodella a terra Myska, Oh Calin per evitare l’impatto devia bruscamente disarcionando Monjon. Fuori due, due che – come tutti – almeno sulla carta avevano qualcosa di importante da dire.
La seconda immagine è quella di David Cottin - sabato vincitore ad Auteuil del Prix Alain Du Breil, gruppo 1 – che neanche a metà percorso mette mano alla frusta per cercare di animare Alarm Call: ma il francese dopo la riviera progressivamente si defila fino a sparire dalla contesa.
La terza, infine, è quella di Kandinskiy e Sharpmon faccia a faccia sull’ultima curva, si saranno detti “ancora tu!”, Sharpmon e Kandinskiy in lotta come tante altre volte ma questa era quella che contava di più. All’ingresso in dirittura Fuhrmann apre il gas e spara il colpo decisivo, rubando quel paio di lunghezze sufficienti per una dirittura tranquilla. Kandinskiy ci ha provato, si è arreso con onore dopo essersi costruito la corsa metro dopo metro. Gli altri strabattuti, terzo Budapest fattosi da parte sulla piegata finale, quarto Croaldigno che forse ha alzato troppo il tiro, quindi lontanissimo un claudicante Alarm Call.
«Al doppio travone ho capito che assieme a noi non c’era più Alarm Call. Al muro ho visto che viaggiavamo meglio di Kandinskiy. Ho solo atteso il momento più opportuno per scappare via. Il cavallo era brillantissimo, non ha sbagliato una virgola». Parole di Fuhrmann, mentre Contu in premiazione stringe mani e se la ride sotto i baffi. Neppure Favero perde il sorriso: «Non era il solito Kandinskiy, purtroppo. Sappiamo che è così, a primavera non va mai forte come in autunno».

Il pomeriggio da copertina Fuhrmann se l’è guadagnato imponendosi anche nel sottoclou, la listed Val d’Adige per saltatori di tre anni. Tattica analoga a quella di Sharpmon, percorso pulito e via in dirittura: Ciro Vincenti, per i colori meranesi di Giuseppe De Moliner e il training di Giuseppe Chianese, ha fatto il vuoto senza permettere a nessuno di insidiarlo. Sorbon si è dovuta accontentare del secondo posto, terzo il favorito Giant Hawk.

Colpi a sorpresa nelle altre prove sugli ostacoli. Luxury Baby (Faltejsek) si è ricordato chi era regolando Sargon il Grande in volata nel Lana (siepi vendere). Depeche Code (Myska) ha piazzato un guizzo finale tale da strozzare a Empolino l’urlo di gioia in gola sul traguardo del Premio Tirolo (maiden/vendere per siepisti di 4 anni). E Con altrettanto veemente finale Moonrain (Kousek) ha spiazzato la corazzata Favero nel cross, sul bel percorso dei 3.900, intitolato a Courtier du Val per la cui premiazione è giunto dalla Francia Remy Cottin, l’allenatore che qui a Maia ha scritto pagine indelebili.

Altri applausi “meranesi” nel piano per “puri”. La giovane amazzone di casa Margherita Della Pietra ci ha preso gusto e ha piazzato il bis in sella al suo Giocasta nel Premio Lago Smeraldo. Affermazioni anche per Fabrizio Locatelli con Furnasatt (premio Isoletta) e Ilaria Saggiomo su Destination World (Premio Caines).

Fonte: Merano Maia Spa



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