Un cavallo di bronzo per più cavalieri
04/05/2007
Dal 4 maggio al 16 settembre è fruibile ai visitatori dei Musei Capitolini, nella Sala degli Orazi e Curiazi, il..
Dal 4 maggio al 16 settembre è fruibile ai visitatori dei Musei Capitolini, nella Sala degli Orazi e Curiazi, il cavallo di Vicolo delle Palme, scultura in bronzo del V secolo a.C. restaurata in tutta la sua bellezza con il patrocinio di HippoGroup Roma Capannelle.La scultura è giunta fino a noi sostanzialmente integra: anche se parzialmente danneggiato nelle gambe e mancante di un settore dello zoccolo anteriore destro, stupisce per il suo straordinario stato di conservazione. La parte mancante sulla groppa del cavallo corrisponde ad un intenzionale apertura lasciata in corrispondenza del perimetro di appoggio di un cavaliere, la cui presenza è documentata da tracce sicure. Analoghe aperture sulla groppa del cavallo del gruppo bronzeo di Marco Aurelio e su un’altra statua equestre in bronzo di età augustea, indicano come fosse assai diffuso questo sistema di congiunzione tra cavallo e cavaliere. Il ritrovamento nello stesso luogo di provenienza del cavallo di un piede in bronzo, che per le sue caratteristiche può essere riferito alla figura di un cavaliere, fa sì che esso possa essere messo in relazione con il monumento equestre. Il cavallo mostra parecchie rotture e lesioni: il corpo è stato danneggiato in modo consistente da un grande peso abbattutosi su di esso, schiacciando la gamba anteriore destra, l’unica cui manca lo zoccolo originale, deformandola e dandole una apparente condizione innaturale e raccorciata. Lo schiacciamento ha interessato anche la zona posteriore così da deformare in parte anche il corpo. Testa e collo però risultano illesi e indicano la qualità dell’opera, che parla assolutamente a favore di un originale greco.